Osservazioni sul PGT di Chiavenna

Il Comune di Chiavenna, insieme ad un team di architetti, ha steso il Piano di Governo del Territorio, che la legge 12 del 2005, prevede sia lo strumento di pianificazione urbanistico ma anche di indirizzo strategico che ogni comune lombardo dovrà adottare in sostituzione al vecchio Piano.

Sul sito web del Comune di Chiavenna è possibile visualizzare gli elaborati realizzati: http://www.comune.chiavenna.so.it/home.jsp?idrub=8837

Riportiamo di seguito gli ambiti di trasformazione previsti dal PGT nei quali si costruiranno nuove abitazioni su suolo attualmente libero (a parte in Via Rezia). (Informazioni prese da un documento del PGT denominato” Disposizione Pianificazione Attuativa”).

Area di Trasformazione 1.1. Via per Uggia
Area di Trasformazione 1.2. Via Carducci
Area di Trasformazione 1.3. San Fedele
Area di Trasformazione 1.4. Loreto
Aree di Trasformazione 1.5. San Carlo 1
Area di Trasformazione 1.6. San Carlo 2
Area di Trasformazione 1.7. Campedello 1
Area di Trasformazione 1.8. Campedello 2
Area di Trasformazione 4.1. Via Raschi – bordo Liro (in parte già edificato in parte no)

Vorremmo evidenziare che lo stesso Piano Territoriale Regionale (che indica le linee generali per la pianificazione da tenere presente anche per una pianificazione comunale) dichiara”… agendo prioritariamente su contesti da riqualificare o da recuperare e riducendo il ricorso all’utilizzo di suolo libero… “e ancora “ … tutelare le risorse (acqua, suolo e fonti energetiche) indispensabili per il perseguimento dello sviluppo attraverso l’utilizzo razionale e responsabile delle risorse anche in termini di risparmio”. (pag 13 e 14 del Rapporto Ambientale).
Come si giustificano allora gli interventi previsti di nuove costruzioni su suolo libero dato che la domanda di abitazioni a Chiavenna da parecchi anni non è in crescita? Comunque una eventuale necessità di aumento di abitazioni a Chiavenna troverebbe risposta nelle altre zone già edificate per le quali è prevista una riqualificazione.
Sempre del Rapporto Ambientale (che è un documento del PGT) a pagina 20 e 21 si dichiara che il comune di Chiavenna rientra nell’ambito di elevata naturalità e per tanto gli obbiettivi generali sono:“…recuperare e conservare l’alto grado di naturalità, tutelando le caratteristiche morfologiche e vegetazionale dei luoghi”. Gli interventi edili previsti nella zona Raschi, S.Carlo, Campedello e Loreto, come possono essere conciliabili con l’obbiettivo sopra riportato?
Questi sono luoghi in cui persiste un residuo di attività agricola (allevamento di animali, coltivazione di viti) per la quale lo stesso Piano Territoriale Paesistico Regionale dichiara: “favorire e comunque non ostacolare le azioni che attengono alla manutenzione del territori …alla produttività della attività agrosilvopastorali”. Come può combaciare la costruzione di nuove abitazioni con un obbiettivo regionale di risparmio dell’uso del suolo e di sostegno alle attività agricole?
Ci sono alcuni interventi previsti nel PGT che vanno lodati per la loro buona intenzione di valorizzazione ambientale, ma dato il poco spazio a disposizione abbiamo voluto parlare dei progetti che si discostano da una logica di risparmio di suolo e di un uso sostenibile del territorio come alcune pratiche agricole ancora presenti sul territorio comunale. Dalla disincentivazione delle pratiche agricole non ne deriva solo una perdita di suolo libero (con conseguenze naturali dannose irreversibili, ad esempio perdita di biodiversità), ma accelera anche quei processi in atto da sessant’anni di perdita di manutenzione e affezione verso il territorio locale.
Facendo un discorso di ampio respiro, questa perdita di cura del territorio alimenta la distanza sempre più crescente tra il mondo umano da quello naturale; tale scollamento autorizza a dire che le società umane non devono sottostare anche’esse ai limiti della natura, teoria falsa come dimostra la crisi ambientale odierna.

Altre considerazioni positive e non potrebbero essere fatte, ma invitiamo i lettori stessi ad andare sul sito del comune per informarsi sugli interventi previsti e farsi una propria opinione (consigliamo la Relazione Illustrativa da pag 250 circa in avanti con una tabella riassuntiva dei nuovi volumi a pag 289, oltre che la varie cartine e la Disposizione Pianificazione Attuativa).