La fase è cruciale in
quando dopo molto impegno profuso a livello locale da associazioni e
comitati negli ultimi 4 anni, due anni d’indagini, tempo, risorse
economiche spese al fine di individuare la reale situazione che
ancora oggi e nonostante siano passati 30 anni dalla dismissione
dello stabilimento, l’area continua a minacciare costantemente ed
in maniera incontrollata l’ambiente valchiavennasco, la Riserva
Naturale di Pian di Spagna e soprattutto la falda acquifera.
Dopo la prima seduta in
tribunale dove sono stati presentati i dati analitici ed è
quindi stata accertata la presenza d’inquinamento, la
faccenda rischia ora di essere nuovamente insabbiata. Ciò che
vogliamo chiedere tramite la manifestazione è invece che venga
affrontata una volta per tutte. La fase di stallo è
rappresentata dal fatto che la seduta d’incidente probatorio non ha
avuto un seguito, cosa che naturalmente sarebbe dovuta accadere
mediante la convocazione della seduta preliminare. Il giudice
tuttavia avrebbe ancora la facoltà di chiedere l’archiviazione se
non fosse che esistono le evidenze. L’attuale
proprietaria è una società di recente costituzione si chiama
Novate Mineraria