Per deflusso minimo vitale o DMV si intende quel quantitativo di acqua rilasciata da una qualsiasi opera di captazione di un lago, fiume, torrente, o qualsiasi corso d'acqua, in grado di garantirne la naturale integrità ecologica, seppure con popolazione ridotta, con particolare riferimento alla tutela della vita acquatica. Quindi il minimo deflusso vitale deve essere considerato come portata residua, in grado di permettere a breve e a lungo termine, la salvaguardia della normale struttura naturale dell'alveo e, di conseguenza, la presenza di una biocenosi che corrisponda alle condizioni naturali.
Edipower (gruppo a2a) ha richiesto di sperimentare su
alcuni torrenti dei bacini del torrente Liro, Boggia, e fiume Mera un rilascio
di deflusso minimo vitale inferiore al 10% della portata media annua.
Nel Piano di Tutela delle Acque (PTUA) della Regione
Lombardia è previsto che da ogni captazione si rilasci un deflusso minimo
vitale pari almeno al 10% della portata media annua.
Purtroppo però è prevista anche una deroga a questo
rilascio: il proprietario della captazione può richiedere di sperimentare per
tre anni, e poi se accettato dagli enti competenti ancora per altri tre anni,
un DMV, diverso dal 10%, che dati gli interessi economici legati allo
sfruttamento idrico è sempre al ribasso.
Così è avvenuto per alcuni torrenti le cui captazioni
sono gestite da Edipower: Scalcoggia 7,6%, Liro (inv.Spluga)8,6%, Rabbiosa 8%,
Liro (inv.Prestone) 7,6%, Drogo 7,6%.
Questo primo passaggio di sperimentazione è avvenuto dal
2009 al 2012.
Ora si è nel secondo triennio di sperimentazione che
prevede ulteriori ribassi dei rilasci, che sono i seguenti (colonna azzurra
della tabella).
Edipower terminati gli anni di sperimentazione (nel 2015)
per legge ha redatto un report chiamato appunto:"Sperimentazione del DMV
rilasciato dalle opere di presa Edipower nei bacini del Liro, Boggia, Mera
2009-2015" (è da questo report che sono state prese le informazioni per le
schede di questi bacini).
Anche in base a questo la Regione Lombardia deve decidere
se accettare che per tutti gli anni in concessione dello sfruttamento
idroelettrico delle acque, possa scorrere in questi corsi d'acqua meno del 10%.
Per ora non si sa ancora che decisione ha preso o sta prendendo la Regione.
Legambiente Valchiavenna ha spedito una raccomandata il
20 ottobre 2016 alla Regione Lombardia per essere aggiornati della sua
decisione.
Inoltre i torrenti Bogia e Soè sono nel SIC della Val
Bodengo, e il parere dell'ente gestore, che è in questo caso la Provincia di
Sondrio pesa molto.
Il fiume Mera nel suo tratto più a sud , scorre nel SIC
PIANA DI CHIAVENNA gestito dalla Comunità Montana Valchiavenna (la quale
anch'essa è stata chiamata a dare il proprio parere), e la quantità d'acqua
presente nei tratti più a nord (vedi schede Mera-Prosto , Mera-Gordona)
influiscono direttamente sulla qualità del tratto che scorre più a sud, che
soffre già del fenomeno dell'hidropeaking.
Hydropeaking : sequenza ripetuta di rapidi aumenti e
riduzioni della portata in un corso d’acqua artificialmente provocati dalle
restituzioni in alveo delle portate utilizzate dalle centrali idroelettriche
per la produzione di energia.